PASSEGGIARE CON UN CANE ECCITABILE

CONSIGLI UTILI PER PASSEGGIARE BENE CON UN CANE ECCITABILE E AGGRESSIVO VERSO GLI ALTRI CANI

di Marina Garfagnoli del Rifugio del Cane di Pistoia

Esistono cani che hanno un livello di eccitabilità molto più elevato degli altri. Generalmente questa caratteristica di personalità viene determinata dalla natura stessa dell’animale (dal suo modo di essere), dal particolare tipo di sviluppo (l’aver vissuto, o il vivere, in canile, ad esempio), da tecniche di addestramento e gestione sbagliate. Alcuni dei nostri cani e molti cani che si incontrano ogni giorno per strada in realtà, possono avere problemi di aggressività grave verso i conspecifici, verso gatti ed altri piccoli animali, talvolta verso le persone. Ai cani non piace essere aggressivi. Una persona può avere un’aggressività superiore alla media, ma comunque non essere felice di arrabbiarsi. Ai cani succede lo stesso: non sono felici di dover attaccare. La rabbia lascia, su di noi, come su loro, strascichi sempre negativi. Possiamo aiutare un cane aggressivo, semplicemente permettendogli di non dover aggredire.  Non si può incolpare un Bull per essere quel che noi abbiamo determinato diventasse, così come non si può incolpare un cane di canile, cui manca la libertà, di essere maleducato. Quel che dobbiamo fare e metterci al loro livello, nei loro panni, usare l’empatia e attaccare il cervello. La storia dell’educazione cinofila è costellata di grosse bufale e fallimenti. Tra tutti l’idea della prevaricazione e del “capobranco umano”, sono tra le più sbagliate! I cani sanno che non siamo cani e non applicano le regole del “branco” alla vita con gli umani. Anche se noi potessimo mai essere “capobranco” dei nostri cani, il ricorso alla rigida imposizione fallirebbe, perché, in natura, i reali “capobranco” non hanno bisogno di ricorrere alla violenza e sanno quanto questa sia controproducente.

“Usiamo la testa, non le braccia!”

“Niente è peggio del rispetto basato sulla paura!” (J.P. Sartre).

  1. PER LEGGE, un cane deve sempre essere condotto in condizioni di sicurezza, con un guinzaglio di lunghezza contenuta (1.5 mt) e con la  museruola (non indossata, fatta eccezione per casi specifici). Il proprietario deve essere in grado di trattenere il cane mediante il guinzaglio e di fargli indossare la museruola in casi di necessità.
  2. MANTENERE SEMPRE UN COMPORTAMENTO RILASSATO, soprattutto all’incontro col nostro cane. Se l’animale che portiamo in passeggiata è molto agitato ed eccitabile, soprattutto al momento dell’uscita dal box, una nostra eventuale sovraeccitazione, può aumentare la sua. Mostriamoci calmi, felici di vederlo, ma non cerchiamo di contenerlo fisicamente né di reciprocare il contatto con comportamenti eccessivi ed agitati. La cosa migliore è attendere che si calmi e fargli lunghe, calme e lente carezze non appena il suo livello di agitazione ci sembra essere sceso.
  3. NON PREOCCUPIAMOCI TROPPO SE IL CANE TIRA MOLTO ALL’USCITA E AL RIENTRO IN CANILE: la gabbia suscita emozioni ambivalenti. In gabbia i cani sono al sicuro, ma non hanno la libertà. Tirare al guinzaglio è espressione di uno stato di eccitazione. E’ normale che un cane sia felice di lasciare il suo box per la passeggiata, così come è normale che sia a disagio nel rientrarvi. Di qui…il comportamento del tirare al guinzaglio. Non è un problema. Non possiamo chiedere ad un cane di canile di cambiare le sue emozioni rispetto ad una cosa così importante. Ciò che dobbiamo fare è avere pazienza con il nostro animale e mantenere per quanto possibile la nostra andatura, senza farsi trascinare e cercando di incentivare con la voce, ogni suo miglioramento nella condotta.
  4. COSA FARE SE IL CANE TIRA, DURANTE TUTTA LA PASSEGGIATA? I cani non tirano per prepotenza, dominanza, voglia di arrivare prima da qualche parte. Lo fanno perché è sotto stress e sottoposti ad un picco di emozioni e perché non possono fare altrimenti. Se il nostro cane tira non dovremmo mai arrabbiarci. La cosa migliore che possiamo fare è NON cambiare la nostra andatura, immaginarsi di camminare su una linea retta, mantenere la nostra strada e la nostra velocità. Ciò che si comunica al cane in questo modo è che, qualsiasi forza di trazione lui applicherà, noi resteremo saldi e lui non potrà influenzare il nostro comportamento mediante il suo. Non è una questione di forza ma di tecnica e la tecnica si può imparare!
  5. Se il cane tira molto, MEGLIO SCEGLIERE UNA PETTORINA SVEDESE O AD “H” ed evitare il collare. Assolutamente bandito il collare a strangolo!!!
  6. NON dovremmo mai DIRE “NO” ad un cane sotto stress, che sta tirando. Un cane non ha strumenti per capire che sta sbagliando (e, di fatto, non sbaglia) e molti animali non umani hanno difficoltà a comprendere concetti astratti come “il non fare una cosa”! Per loro ha senso soltanto il “fare”, ha senso lo “stare in piedi”, non il “non sedersi”.
  7. EVITARE ASSOLUTAMENTE STRATTONATE E MANIPOLAZIONI FISICHE VIOLENTE!
  8. COSA FARE SE IL CANE SCARICA ECCITAZIONE MORDENDO IL GUINZAGLIO? Qualora si presentasse questo problema, possiamo scegliere tra comportamenti diversi: possiamo non invitare ancor più il cane alla contesa decidendo di NON tirare più forte, possiamo portare un secondo guinzaglio in passeggiata, per attaccarlo comunque al collare o alla pettorina del cane, mollare quello che il cane sta mordendo e mantenere il nostro animale sotto controllo trattenendolo con il secondo. Questo permetterà al cane di capire che non siamo in competizione con lui sulla contesa del guinzaglio. In alternativa a questo possiamo tentare di distrarlo ed il modo migliore non è piazzargli di fronte una pallina, a meno che il cane non sia molto motivato sul gioco. I cani amano la condivisione e le “avventure di gruppo”. Per attirare efficacemente l’attenzione di un cane, possiamo fingere di aver trovato un tesoro odoroso e bellissimo ed invitarlo ad “indagare” con noi. Il rapporto con noi, le avventure condivise sono senz’altro il modo più utile in cui qualsiasi cane può scaricare lo stress.
  9. NON DOBBIAMO MAI CHIEDERE TROPPO AD UN CANE: per far star meglio il nostro animale, possiamo cercare di non incrociare altri cani o persone se non a distanza di sicurezza, evitare di uscire a camminare in giornate molto ventose, evitare di passare tra le macchine. Col tempo, quando il nostro cane avrà capito che siamo noi il suo scudo rispetto alle difficoltà del mondo, potremmo ridurre le distanze da altri cani e persone, essere un po’ più incuranti del tempo e cominciare ad affrontare strade più trafficate.
  10. MAI, per nessuno motivo, due cani che non si conoscono dovrebbero interagire al guinzaglio. Su questo sono decisamente irremovibile. Un cane al guinzaglio è più teso che da libero, perché, qualora la situazione gli “sfuggisse di zampa” non potrebbe scappare o difendersi. La tensione sperimentata al guinzaglio può diventare un eccesso di aggressività verso l’altro cane e sfociare in una lotta che, coi cani legati, sarà ancor più difficile da controllare. I cani comunicano con il corpo. L’essere legato riduce enormemente le capacità di comunicazione di un cane.
  11. MANTENERE LA “DISTANZA DI SICUREZZA”, quella di “non reattività! Dobbiamo semplicemente individuare quella distanza, capire in quale punto il nostro cane diverrà reattivo/aggressivo e mantenere gli spazi che fanno star meglio il nostro animale, lontano dallo stimolo che è vissuto come un problema (un altro cane, un gatto, una persona). Non dovremmo mai, quando possibile, abbattere certe distanze.
  12. Non sempre però è possibile disporre di tanto spazio per poter mantenere le distanze scelte dai cani. Nei casi in cui si concretizza questa impossibilità è opportuno ACCORCIARE IL GUINZAGLIO PRIMA che il nostro animale diventi reattivo, individuare, quindi, lo stimolo prima di lui e farsi trovare pronti. Accorciare il guinzaglio dopo che il cane è diventato reattivo è meno funzionale e rischia di comunicare all’animale che noi siamo preoccupati dallo stimolo tanto quanto lui. Agire tempestivamente gli conferma che siamo noi a decidere lunghezza del guinzaglio, andatura, direzione e che, di ogni problema, saremo noi ad occuparci.
  13. Laddove non esistano specifiche particolari (obbligo di museruola durante tutta la passeggiata), i cani potenzialmente aggressivi DOVRANNO USARE LA MUSERUOLA, che dovrà essere indossata quando altre condizioni di sicurezza non sussistono: quando si deve attraversare un passaggio stretto, quando ci sono altri cani, quando ci sono persone che corrono.
  14. Un’altra buona norma è SPOSTARE IL CANE dalla parte opposta rispetto allo stimolo negativo, ponendoci in posizione centrale tra lui e ciò che lo infastidisce. Questo permetterà all’animale di capire che il compito di affrontare l’elemento di disturbo sarà nostro e non suo.
  15. Ancora una volta, INIBIZIONE E COERCIZIONE NON FUNZIONANO! Se il nostro cane ha ormai minacciato (abbaiando, ringhiando, lanciandosi in avanti) un altro individuo, significa che noi non siamo stati in grado di dargli la sicurezza necessaria ad impedirlo (o che comunque quello che gli si chiedeva, come il passaggio molto ravvicinato, era un po’ troppo). Ormai il nostro dissenso verso il comportamento del cane non avrà alcun significato. Cerchiamo di affrontare la situazione al meglio (tenendo saldo il nostro animale) evitando di biasimarlo e sgridarlo e tenendo conto del fatto che, molto spesso, la nostra voce ed il tocco della nostra mano, rinforzano i comportamenti, anche quelli negativi.

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